Quando noi cardiologi scendiamo in PS, tremiamo. La troponina, il nostro spettro, è sempre in agguato, senza contare che l’esercito degli spettri si rafforzerà con l’uso della troponina ad alta sensibilità (Hs-Tn). Korley e Jaffe hanno fatto un ottimo lavoro critico nell’indirizzare il cardiologo clinico e il medico di PS verso un’analisi attenta del significato pratico della Hs-Tn e dei molti dubbi che ancora sono presenti (in USA non vi è ancora diffusione su larga scala). La figura sintetizza il lavoro. Ci sono delle osservazioni che mi sembrano interessanti.
- Le Hs-Tn aumentano comunque la diagnosi di malattia coronarica, ma essendo molto sensibili, il dato va a scapito dei falsi positivi.
- Qual è la vera popolazione di riferimento per ottenere i valori normali? La Hs-Tn di terza generazione riconosce valori dei marcatori nel 95% della popolazione globale, che è stata reclutata senza aver fatto indagini di secondo livello per escludere malattie che coinvolgessero l’apparato cardiovascolare. Con le forme di quarta generazione, lo 0.7% della popolazione mostra elevazione > 99% percentile, cosa che si traduce in una prevalenza di elevazione del marcatore di circa 10-20% in PS. Un’epidemia.
- Il delta-Tn aiuta a discriminare tra elevazioni acute e croniche (concetto noto), ma sempre a carico della sensibilità. Il 14% dei pazienti con elevazione stabile del marcatore, nello studio di Hammarsten, hanno avuto diagnosi di infarto. Serve maggiore chiarezza sui delta, e peraltro la propensione ad accettare bassi delta trova sostenitori nei medici di PS, mentre alti delta sono preferiti dai cardiologi di reparto (il motivo è ovvio). Ancora, sembra che le donne con infarto abbiano dei delta diversi rispetto agli uomini.
- Se ci aspettiamo una maggiore rapidità di intervento nella esclusione dell’infarto con le Hs-Tn, beh questo sembra ancora lontano da venire, visto che proprio la maggiore sensibilità ci porta ad un più lungo tempo di osservazione nell’attesa dell’inclusione di quei delta “tardivi”.
- Elevazioni del marcatore anche nelle condizioni non-ischemiche nell’ambito del 99% conferiscono rischio clinico a medio termine. Il significato è tutto da scoprire.
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