Finalmente ci siamo mossi! Negli ultimi tre anni erano usciti parecchi articoli su come gestire dabigatran & Co., soprattutto in situazioni difficili (emorragie, traumi, chirurgia), redatti soprattutto da medici di laboratorio e sostenuti scientificamente dalla FCSA e dagli omologhi europei.
Alla fine di aprile compaiono le raccomandazioni ESC/EHRA pubblicate su European Heart Journal, che potete trovare qui.
Molti spunti interessanti, tra i quali vorrei commentare un quadro che sarà pandemico: il tentativo di cardiovertire i pazienti in corso di NAO. Le LG si esprimono in maniera cauta in considerazione dell’assenza di dati prospettici (e tra i dati retrospettivi c’è solo qualcosa a favore del dabigatran). Parlano anche di eseguire TEE in assenza dei dati certi sulla compliance del paziente prima di effettuare la cardioversione.
La parola d’ordine è: prudenza.