Una volta che facciamo una cosa un tantinello diversa rispetto agli altri (Berluska escluso) beh, ecco che ci guardano tutti un po’ strano.
Il problema questa volta si sposta sullo screening ECG negli atleti: il recente lavoro di Maron et al comparso su JACC conclude che non sarebbe necessario eseguire un ECG di routine in tutti i soggetti sportivi (citando il modello italiano), per motivi legati all’inconsistenza ed inefficacia della metodica.
Quello che però mi lascia un pochino più perplesso è il tenore dell’editoriale di accompagnamento Curtis e Bourji, che così se ne escono:
“ECG screening programs prior to sports participation, especially in recreational athletes, are neither cost-effective nor sustainable.” While it is tragic to lose even one young individual to sudden cardiac death, the most common finding of ECG screening “by far turns out to be a false positive, leading to additional testing before most individuals are found to be normal and cleared to exercise…The best way to avoid that scenario is not to screen with ECGs in the first place”.
Il confronto dei dati ECG dei soggetti non atleti rispetto agli atleti è riportato in un lavoro inglese di Sharma e Chandra, che alla fine sono in accordo sul non essere aggressivi nello screening degli atleti.
La pagina più dettagliata di Medscape è qui
Mi sembra decisamente assurdo..io che ho avuto la fortuna di lavorare con il Prof. Furlanello, ho capito che un ECG spesso puo’ dire tanto .. si puo’ evidenzaire un QT lungo, dei BEV provenienti da tratto di efflusso del ventricolo destro, st-t alterati come da cardiopmiopatia ipertrofica, etc. Utile inoltre anche un Test ergometrico con atetnta valutazione non solo del tratto st-t ma anche del qt c all’acme ( e’ nota la sindrome del qt lungo indotto da sforzo). :-))
Il problema non penso si possa confinare alla sola medicina. Purtroppo quegli sciagurati dei miei compatrioti badano troppo al dio denaro e fanno conti acritici anche se si tratta di ragazzini che muoiono improvvisamente durante una partita del quartiere.